L’avvicinarsi della data delle elezioni per il referendum sul taglio dei parlamentari sta rendendo vivo e più interessante il dibattito, mettendo in evidenza caratteri propri di un articolato confronto tra parti contrapposte.
IL Avvocato Amerigo Gallo Segretario Provinciale di Monza Brianza del Movimento Politico Libertas si schiera per il NO sul taglio dei parlamentari, NO al referendum consultivo e per quanto vi è possibile nel rispetto di invitare familiari e amici a votare per il no .
Il programma propagandistico di coloro che hanno richiesto questo medesimo referendum, ovviamente vi è un chiaro riferimento ad alcuni partiti politici che sono connotati tra le diverse testate giornalistiche e dei diversi mezzi di comunicazione , essi hanno sottolineato la necessità e l’importanza di realizzare la diminuzione di rappresentanza parlamentare adducendo l’enorme risparmio economico per lo stato e di conseguenza per i propri cittadini , in effetti oltre a ciò essi adducono altri aspetti inesistenti.
La verità è che si vorrebbe limitare la libertà dei cittadini concedendo a pochi il potere di una grande nazione come è il popolo italiano .
Questo non lo possiamo permettere , è stato arduo e difficile poter avere il privilegio di godere dei propri diritti ed è per questo che ci opponiamo alla diminuzione della nostra rappresentanza , della nostra voce !
La libertà non si tocca, è sacrosanta, No alla barbarie, che annietta ogni valore morale e civile, che perseguita ed estingue ogni umana dignità e virtu’, che asservisce la società alla menzogna e alla violenza. Al referendum costituzionale sulla mutilazione del parlamento del 20-21 settembre 2020 voteremo NO.
La modesta diminuzione dei costi come effetto del minore numero dei parlamentari argomenta Il Avvocato Gallo non viene quasi più presa in considerazione: essa rimane sepolta tra le paurose cifre del sistema finanziario e la nuova dimensione degli interventi europei. Il centro dell’attenzione si sta progressivamente spostando nella più ragionevole direzione di quale sia la migliore organizzazione del Parlamento per garantire ad esso efficienza e rispetto della Costituzione”. La crisi della rappresentanza politica non si può curare riducendo il numero dei rappresentanti ma facendo sì che gli elettori possano tornare a scegliere direttamente i propri rappresentanti di modo che il Parlamento ritorni ad essere il motore della democrazia.